giovedì 20 giugno 2013

IL COLOR...PESCA (?!)

L'altra mattina, in treno, mentre lasciavo correre la mente osservando il paesaggio sfuggevole fuori dal finestrino, sono stata catturata da una frase detta dalla signora seduta dietro a me che, chiacchierando con l'amica, raccontava del matrimonio di una sua conoscente: "Sai, aveva il vestito da sposa color pesca..."

Ecco - ho pensato- compare di nuovo il mitico COLOR PESCA; ma che colore è il PESCA? 
Prima di tutto, quale pesca intendiamo? Gialla, bianca, rosata, noce? E poi: cotta, cruda, acerba, matura...?
Ci riferiamo all'interno? E a quale punto dell'inteno? La polpa è più chiara o più scura se lontana o vicina al nocciolo...O all'esterno? Sarebbe impossibile, perché la buccia è multi color e il range è vasto...






Certo sarebbe stato strano sentire la signora definire il vestito della sposa con un codice: "Sai, aveva il vestito da sposa color 0510-Y40R".

Il fatto grave è che certe definizioni (e si ritorna sul tema del color naming) vengono adottate anche da addetti ai lavori (professionisti che annotano nelle tavole progettuali per esempio "canali colore RAL", facciata "color rosso pompeiano", etc.), per non parlare di Enti preposti a dare "giudizi" su pratiche e progetti. A volte i commenti per giustificare i pareri non-favorevoli sono similari a quello della signora del treno. Ad un collega è stata rimandata indietro la pratica di un progetto cromatico per la ritinteggiatura di un bene culturale architettonico, correlata da analisi e codici di riferimento NCS, con il seguente commento: "Sarebbe opportuno ritinteggiare il fondo della facciata con il color salmone."

MA quale salmone? Norvegese, scozzese, irlandese, affumicato, vivo...????????!!!!!!!!



mercoledì 12 giugno 2013

Salone acconciature “SIMONA & LOREDANA” a Baveno (VB): COLORE e NATURA




Progetto cromatico.

Dare vita di nuovo ad uno spazio è sempre un'esperienza gratificante.

Qualche anno fa con Simona e Loredana, hairstylists, abbiamo creato un concept di progetto per il loro salone che riprendeva il tema del giardino, con cromatismi giallo-verdi e pareti decorate a rullo.
Trascorso il tempo è mutata la filosofia del loro approccio professionale, che ora dà particolare importanza all'uso di prodotti naturali, al rispetto per l'ambiente, al benessere, alla cura del corpo, collaborando con AVEDA, azienda impegnata appunto nella tutela dell'ambiente, nello sviluppo eco-sostenibile e dignitosamente cruelty free.




Ho cercato quindi di rispondere al loro nuovo e sentito bisogno di naturalità e leggerezza, con un PROGETTO CROMATICO che partisse dai colori dei sassi, dei legni, della terra e dei fiori.
In effetti, il solito moodboard utile per raccontare il concept, da semplice tavola grafica si è trasformato in un vero e proprio “vassoio” contenente i sassi della spiaggia, i fiori di glicine, i legni della mia amata “buzza”.

Le allogazioni dei colori muovono lo spazio, creano volumi, forniscono dettagli percettivi.





Sul soffitto, sopra i lavatesta, punto a mio avviso di osservazione annoiata quando ci si trova a confrontarsi soltanto col vuoto del bianco assoluto, ho inserito un elemento geometrico, coi colori dello spazio attorno, sul quale l'attenzione visiva si può soffermare e la mente, se vuole, concedersi un sogno, un'evasione...





La parete a retro dei lavatesta è un' area destinata a macchiarsi di schizzi colore, per l'uso delle tinte che vengono mescolate e/o utilizzate. Con tutto lo staff del salone (compresa la figlia di Simona) abbiamo ideato un piccolo laboratorio e giocato coi colori acrilici dalle sfumature dorate, ramate, rossastre, che spennellati sulle mani, sono poi stati applicati sul muro. E' stato lasciato il segno...come si suol dire!!















A verifica del lavoro svolto, abbiamo ascoltato le clienti, che si sono trovate bene nel nuovo ambiente, apprezzando il disegno a soffitto che ha incuriosito. Certo, essendo un elemento geometrico con precisi simbolismi, grafie, forme e colori, a livello soggettivo può piacere o non piacere. Ognuno vi coglie ciò che percepisce. Comunque resta il fatto che funziona l'idea di sostituire un fondo neutro con qualcosa che susciti attenzione; in sè è una sperimentazione positiva.
Per me è stato importante sapere, soprattutto, che le persone che lavorano nel salone si sentono a loro agio, rasserenate quasi dall'atmosfera diversa che si è creata.




Colori NCS di progetto: dominanti 0500-N, 1005-Y20R; intermedi 3005-Y20R, 3010-Y20R; accenti 0525-R60B



Vi consiglio di andare da Simona & Loredana: vi coccoleranno con la loro grande professionalità.
SIMONA & LOREDANA, VIA GARIBALDI 32, BAVENO (VB), TEL. 0323 924404





Un grazie a Fabio. A Virgi e allo staff che hanno collaborato al lab. delle “mani dipinte”. A Loredana e Simona, grandi professioniste e donne meravigliosamente autentiche!!




lunedì 10 giugno 2013

Serate a tema: il colore nel piatto

SERATE A TEMA: IL COLORE NEL PIATTO
Cristina Polli – color designer
Marco Tonta - ristoratore

LA CENA-COLORE: letture e sperimentazioni, conversazioni e curiosità, suggestioni e racconti sul colore , mentre si gustano piatti a tema.

A INTRA (VB) – VECCHIA TRATTORIA di Marco Tonta – Piazza Matteotti 31

Al link sottostante potrete vedere i contenuti dell'iniziativa pensata da me e da Marco per i mesi estivi. In dettaglio il menù proposto per questo mese di Giugno 2013 in programma per Sabato 29.



Tel: +39 (0) 323 1900064
Cell: +39 345 6209495



DESCRIZIONE SERATE

(...) Anche i colori per me hanno un altro significato. Hanno una voce, i colori, un suono, come tutte le cose. Un rumore che li distingue e che posso riconoscere. E capire. L'azzurro, per esempio, con quella zeta in mezzo è il colore dello zucchero, delle zebre e delle zanzare. (…)
Voce blu...dove sei? (...)
(Carlo Lucarelli, “Almost Blue”, Einaudi, 2006)

Premessa. Parliamo di COLORE.

Il colore, che ormai sappiamo essere una sensazione che si forma nel nostro cervello, non appartiene in effetti agli oggetti, non è una caratteristica “reale” di ciò che vediamo; è un risultato di interazioni diverse, tra luce, materia, occhio che “guarda” e rielaborazioni a livello cerebrale. 
 
Esso è in grado di influenzare, a diversi livelli, realmente o metaforicamente, azioni, reazioni,


associazioni, opposizioni, preferenze, antipatie ed è uno dei principali sistemi di 


comunicazione sia a livello biologico che interpersonale ed interculturale.
 

Durante i tre incontri cercheremo insieme di scoprire -DIVERTENDOCI- alcune delle sue 


caratteristiche approfondendo l'area tematica del colore associato al cibo.


Sabato 29 giugno
Il colore come segnale biologico.
Perché e come ci influenzano i colori? Alcune discipline scientifiche faranno da supporto per aiutarci a capire come funziona il mondo della percezione. Con esempi pratici e curiosità ci addentreremo nel mondo magico del colore, scoprendo, per esempio, quanto si possa rimanere condizionati dai colori nella scelta/acquisto del cibo, o perché un dato colore sia in grado di allertarci sulla salubrità di ciò che stiamo per assaggiare.

Sabato 27 luglio
Il colore come segnale culturale.
Leggiamo la realtà con diversi codici e la interpretiamo con l'aiuto delle nostre sensazioni, della nostra memoria, della nostra cultura. Diamo voce, vita, significato a ciò che siamo, all'ambiente in cui viviamo, seguendo vie costruite dall'esperienza. Lo stesso modo di percepire è dato anche da come e da cosa abbiamo imparato durante la nostra esistenza. Il colore è parte integrante del nostro vissuto, sia personale, che tradizionale/culturale. E' uno dei più forti simboli esistenti che riconosciamo e leggiamo anche in modo istintivo.
Durante la serata scopriremo i significati simbolici propri di alcuni colori e le implicazioni ad essi collegate.

Sabato 31 agosto
Il colore comunione dei sensi (sinestesia).
Il cervello trasmette e rielabora in modo simultaneo più informazioni, per cui PERCEPIRE un COLORE, per esempio, significa anche interagire con altre dimensioni sensoriali. Non si gusta un piatto solo attraverso alcuni specifici sensi, ma con tutto il corpo e la mente. Insieme proveremo a sperimentare il cibo anche con la vista e un' attenta percezione del colore.